Dialoghi Bizzarri

DIALOGHI BIZZARRI di un libraio e di un lettore.

“Bentornato”.

“Non canti vittoria troppo presto! Non so se questa volta potrà soddisfare le mie esigenze di lettore”.

“Sta cercando qualcosa di particolare?”

“Ultimamente mi sono appassionato al basket. Per caso lei ce l’ha un libro che racconti la storia della pallacanestro udinese?”

“Uno? Sull’argomento ce ne sono a bizzeffe”.

“Davvero?”

“Certo! Da Un secolo a canestro firmato a otto mani, a quello compilato da Roberto Meroi: Udine con il basket nel cuore”.

“Magnifico! E qual è il più recente?”

“Nessuno dei due e tutti e due”.

“Cioè?”

“Pensi che sono stati presentati entrambi poche settimane fa, entrambi a due giorni di distanza l’uno dall’altro: il primo di lunedì e il secondo di martedì”.

“Ma scherza? Due presentazioni ravvicinate di due libri che affrontano lo stesso argomento?”

“Non faccia così il prezioso. Magari trattano contenuti simili ma da punti di vista diversi”.

“Mi sta dicendo che me li vuole vendere tutti e due?”

“E perché no? Cosa vuole, ormai questo mondo è diventato un supermarket e dopotutto con il basket ormai si fa anche campagna elettorale”.

“Cioè?”

“Se sei un candidato sindaco scaltro ti infili nel parterre del Carnera durante il derby Udine-Cividale e il gioco è fatto”.

“L’hanno fatto tutti i candidati?”

“No, solo uno”.

“Quello scaltro?”

“Glielo dico dopo le elezioni”.

“Senta, allora facciamo così; cambiamo genere. Ce l’ha una bella raccolta di poesie di Federico Tavan?”

“Shhhh! Non nomini Federico Tavan!”

“E perché mai?”

“Perché solo a pronunciare quel nome si rischia che l’editore che si è accaparrato i diritti chieda un sacco di soldi”.

“Quale editore?”

“Uno scaltro”.

“Ma non dica così! Sarà uno innamorato della poesia, della cultura, della lingua friulana”.

“Ai posteri”.

“Lei è sempre il solito pessimista. Ci sarà pur qualcuno che si prende cura della cultura in Friuli!”

“Veda lei: se ti chiami Teatro Club e da 35 ani operai sul territorio e gestisci la più longeva manifestazione teatrale per studenti di tutta Italia ti può anche capitare che chi dovrebbe erogarti i contributi pensi che sia inutile”.

“Vuole dirmi che il Palio e il Teatro Club rischiano di rimanere a bocca asciutta?”

“Tanto quanto il Tagliamento, le montagne, le pianure, i rubinetti …”.

“Guardi che non siamo mica nel deserto!

“Ai posteri”.

“Non mi dica che ci è cascato anche lei in questa faccenda del clima! Si tratta solo di facile terrorismo da campagna elettorale”.

“Mi sta dicendo che dal punto di vista elettorale basket e riscaldamento globale sono sullo stesso piano? Provi a leggere questo e poi ne riparliamo”.

“Cos’è?”

Salire in montagna. Prendere quota per sfuggire al riscaldamento globale. Lo firma Luca Mercalli. Uno scaltro sul serio. Mi creda”.