Nessun elenco. Nessun catalogo. Nessun inventario. Semmai una narrazione. Corale. A più voci. Colorata, variegata, emozionata. Il teatro delle attese, il teatro delle scommesse perdute, il teatro che non c’era, compie venticinque anni. Un’età giovane, spensierata e ricca di futuro, sebbene poggi la sua esistenza, il suo essere, il suo significato sulle fondamenta di un passato che la memoria collettiva ha il vizio di relegare in angoli bui e nascosti. Dopo i primi due decenni di vita, ora di concerto con la Presidenza del Teatro Nuovo Giovanni da Udine vogliamo ripercorrere con questo libro, in maniera il più possibile fedele alle fonti e alle documentazioni storiche esistenti, sia la storia del passato che quella di questi venticinque ultimi anni. Partendo sempre da quelle radici profonde e fertili, grazie alle quali la Udine dell’Ottocento era potuta diventare la città dei teatri, prima che il delirio modernista di metà Novecento abbattesse ed estirpasse ogni traccia della loro esistenza, trasformandola così nella città in perenne attesa di una sala teatrale che pareva non dovesse arrivare mai, che pareva non fosse necessaria ai suoi cittadini e al suo territorio. E invece lo era e lo è diventata grazie a una modernità delle forme e delle proposte che le hanno dato armonia, funzionalità, flessibilità. E questi venticinque anni allora meritavano di essere raccontati attraverso i punti di vista, diversi e quindi ancor più particolari e interessanti, di chi ha conosciuto, frequentato e vissuto quel teatro con indiscussa professionalità. Ma anche attraverso le emozioni, le idee, e i progetti che ne hanno innervato l’esistenza e che hanno saputo connotare il Teatro Nuovo Giovanni da Udine come uno spazio non solo bello ed elegante, ma anche attento ai bisogni e alle istanze di un territorio, al punto tale da divenire fulcro insostituibile per operatori culturali e artistici, nonché per un pubblico affezionato, orgoglioso e appassionato.
Paolo Patui
Francesca Tamburlini
Edizioni Bottega Errante