La traduzione in lingua friulana della Divina Commedia di Dante Alighieri
Che cosa avrebbe mai detto Dante se avesse saputo che la sua Divina Commedia avrebbe subito una traduzione nella volgare lingua friulana che lui aveva ferocemente battezzato con quel celebre Ces fas-tu? crudeliter eructuant? Ne sarebbe rimasto sicuramente sorpreso e affascinato. Perché le sue rime petrose come certi passaggi dell’Inferno non scherzano in quanto a sonorità aspre, che sapeva essere necessarie per esprimere emozioni e concetti come nemmeno la più raffinata delle lingue romanze poteva.
Da qui nasce Infier di Dante Alighieri, avventura proposta da Stefano Rizzardi, sposata con convinzione dalla Sede Regionale della Rai e patrocinata dal Teatro Stabile Furlan, che rappresenta la conferma della grandezza poetica della Commedia, e di come la lingua friulana sia capace di esprimere sonorità davvero inimitabili.
Si tratta di 44 puntate di sei minuti l’una in cui vengono letti 34 episodi dell’Inferno nella traduzione friulana di Pierluigi Visintin e 10 del Purgatorio nella traduzione di Aurelio Venuti. La variegata e seducente lettura espressiva di Rizzardi (nel Purgatorio accompagnato da Aida Tallente), sottolineata da un tappeto sonoro meravigliosamente creato da Arno Barzan, godono di un’introduzione in cui Paolo Patui utilizza la lingua friulana, per dimostrarne l’ eccezionale duttilità e la grande forza espressiva.
Fra gli omaggi per i 700 anni della morte del grande poeta questo progetto, inserito nella programmazione radiofonica della Sede Regionale della Rai, si distingue per originalità e professionalità nella realizzazione finale dovuta anche all’attento lavoro sulle sonorità effettuato presso le Taukay Edizioni Musicali di Vittorio Vella.
È possibile scaricare e leggere l’introduzione alla prima puntata di Infier