Teobaldo Ciconi 150 anni dopo

Un ritratto di Teobaldo Ciconi
Uno dei nomi più noti e importanti nella storia Teatrale italiana dell’800

Nel 2013, a 150 anni di distanza dalla sua scomparsa, Teobaldo Ciconi viene ricordato nella sua cittadina di origine, San Daniele del Friuli, attraverso una serie di iniziative coordinate da Paolo Patui, fra le quali spicca anche la realizzazione di una mostra espositiva a ricordo del celebre drammaturgo, realizzata grazie al diretto coinvolgimento dell’allora classe 3° ALL dell’ISIS Manzini di San Daniele del Friuli.
A 150 anni di distanza dalla sua scomparsa, San Daniele del Friuli ricorda un compaesano che fu uno dei nomi più noti e importanti nella storia Teatrale italiana dell’800. Teobaldo Ciconi, nato a San Daniele nel 1824, visse gli anni della sua giovinezza in Friuli amico del più giovane Ippolito Nievo, per poi appassionarsi alle vicende del Risorgimento che visse con appassionata intensità, mentre era intento negli studi di legge a Padova. Ma il suo vero interesse era tutto rivolto verso il mondo letterario e teatrale. Dopo i primi esperimenti giovanili, conobbe uno straordinario successo nel 1857, quando scrisse quelle Pecorelle Smarrite che gli diedero una notorietà nazionale, tanto che questa sua opera entrò nel repertorio delle più importanti compagnie teatrali italiane dell’epoca. Costretto ad allontanarsi dal Friuli per la sua fiera avversità all’Impero Asburgico, operò a Milano e Torino con successo eccezionale, in virtù di una produzione teatrale moderna e innovativa, eppur sempre attenta alle esigenze del pubblico. Leggero, allusivo, pianamente aderente ai canoni del naturalismo teatrale che fra i primi importò in Italia, scrisse altre opere significative come La Statua di Carne e La Figlia Unica, assai apprezzate. Purtroppo il mal sottile l’aveva già aggredito da tempo e lo spense non ancora quarantenne nel 1863 a Milano. Alle commosse esequie però non corrispose una duratura memoria. Il suo nome e la sua opera sono stati infatti poco celebrati e approfonditi nel tempo. L’occasione per rinnovarne non solo la memoria, ma anche la rilettura critica dell’opera la offre la Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli, che di concerto con l’amministrazione comunale e con il sostegno e la collaborazione del Consorzio del Prosciutto di San Daniele e della Cineteca del Friuli, ha organizzato una serie di manifestazioni raggruppate nell’ultima settimana di novembre.

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La locandina dell’evento
Paolo Patui